Il Fatto Quotidiano ha pubblicato un articolo riguardo agli artisti che al Festival di Venezia hanno protestato contro l’inerzia rispetto ai gravi fatti che stanno avvenendo in Palestina:

L’articolo descrive come un gruppo di oltre 700 artisti, registi e operatori culturali ha lanciato un appello contro il Festival del Cinema di Venezia, criticandone il silenzio sulle violenze in corso a Gaza. Tra i firmatari ci sono nomi noti come Laura Morante, Brian Eno e Ken Loach. Gli artisti accusano il festival di essere complice nell’offuscare la responsabilità di Israele, poiché ha proiettato due film prodotti da case israeliane. Nell’appello si denuncia il regime di apartheid e il genocidio perpetrato da Israele contro i palestinesi, citando la Corte Internazionale di Giustizia e la richiesta di un mandato d’arresto per il primo ministro Netanyahu. Il testo esprime indignazione per l’assenza di una presa di posizione da parte del Festival e chiede azioni concrete contro i crimini israeliani, ispirandosi anche a iniziative come la campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), già sostenuta da artisti di rilievo in Europa.
Alcuni degli artisti italiani che hanno partecipato all’iniziativa sono:
Laura Morante Antonio De Matteo Enrico Parenti Alessandra Ferrini Niccolò Senni Simona Cavallari Chiara Baschetti Paola Michelini Davide Serino
Artisti che hanno portato avanti campagne di sensibilizzazione analoghe, a livello internazionale:
Brian Eno Ken Loach Roger Waters
Territorio interessato del conflitto

