Dopo il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi israeliani, migliaia di persone sono scese in piazza in Israele per chiedere un cessate il fuoco. Le manifestazioni, organizzate dal “Forum delle Famiglie degli Ostaggi”, hanno coinvolto circa 500.000 persone, con la maggiore affluenza a Tel Aviv, dove oltre 300.000 manifestanti hanno sfilato portando bare simboliche e bloccato le strade principali.
I sei ostaggi, uccisi da Hamas, erano stati rapiti durante un attacco avvenuto l’8 ottobre 2023. Le autorità israeliane hanno confermato che i corpi sono stati trovati in un tunnel a Gaza e che le vittime sono state giustiziate a distanza ravvicinata.
Le autorità israeliane hanno accusato Hamas di aver ucciso gli ostaggi “a sangue freddo”, dichiarando che il gruppo è responsabile anche del fallimento dei negoziati per un cessate il fuoco. Da parte sua, un esponente di Hamas ha ribaltato le accuse, sostenendo che gli ostaggi sarebbero ancora vivi se Israele avesse accettato una proposta di tregua avanzata a luglio.
Le proteste, che hanno visto l’arresto di 24 persone, si sono estese anche a Gerusalemme, mentre il sindacato più grande del Paese ha indetto uno sciopero generale per aumentare la pressione sul governo.
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